La Cirinnà sciopera per lo ius soli: “Pronta a morire in battaglia”

ius soli“Sono dell’idea che senza la fiducia il testo sullo ius soli si può portare in aula e intanto si inizia la discussione generale”, dice la senatrice Pd Monica Cirinnà, già relatrice della legge sulle unioni civili, che ora spinge perché venga approvato lo ius soli. “Anche se io non prendo lo zucchero”, sottolineava ieri a Un Giorno da Pecora su RadioRai1, aggiungendo: “Stasera, per sostenermi, credo che dovrò metterlo. Ma secondo me già domani, lo sciopero potrebbe esser sospeso, perché capiremo la capigruppo che cosa determina. La Camera sta ritardando l’invio della legge di Bilancio in Senato, noi potremmo avere delle ore per affrontare questo testo”.

La Cirinnà, insomma, vuole andare fino in fondo, come riportato da Il Giornale: “Io voglio morire in battaglia, non mi voglio far dire da qualcuno che siamo stati pavidi e non abbiamo neanche tentato”. Oggi intanto è apparsa sul ‘Manifesto’ una lunga lettera del senatore Luigi Manconi, rivolta a Mattarella: “Sono al quarto giorno del mio sciopero della fame a sostegno della legge di riforma della cittadinanza. Insieme a me digiunano Elena Ferrara e Monica Cirinnà, Paolo Corsini e Silvio Lai, Walter Tocci e Sergio Lo Giudice; e tanti, tantissimi cittadini che, in queste ore, mi scrivono per aderire e solidarizzare”.

Manconi ha aggiunto: “Fisicamente sto abbastanza bene, anche se incomincio ad avvertire una certa debolezza: e, tuttavia, il sentimento in me prevalente è quello di un profondo rammarico. Innanzitutto perché è stata dissipata la preziosa occasione di compiere un atto di giustizia, riconoscendo a tanti minori “italiani senza cittadinanza” la piena titolarità di doveri e diritti. Ma non per questo intendo lasciarmi prendere da quello sconforto che produce solo frustrazione”.

GM

Fonti: Rai Radio1, Il Giornale

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