Terremoto%2C+lo+sfogo+di+una+sfollata+ad+Arquata%3A+%26%238220%3BLe+casette+cadono+a+pezzi%26%238221%3B
leggiloorg
/2017/12/20/terremoto-lo-sfogo-di-una-sfollata-ad-arquata-le-casette-cadono-a-pezzi/amp/

Terremoto, lo sfogo di una sfollata ad Arquata: “Le casette cadono a pezzi”

Dovevano essere, a modo loro, un simbolo della vita che non si ferma di fronte alla catastrofe del terremoto e della volontà di rimboccarsi le maniche e impegnarsi nella ricostruzione. Ma le “casette” consegnate nei (tanti) luoghi colpiti dal sisma che nell’estate 2016 ha sconvolto il centro Italia stanno piuttosto diventando l’emblema di un paese che va a rotoli. Perché – denunciano i terremotati che hanno appena cominciato ad abitarci – sono di qualità così scadente da renderle fatiscenti. “Siamo stanchi, sfiniti. Pensiamo di riconsegnare le chiavi e andarcene”, dichiara Luigia D’Annibale, una dei tanti sfollati di Arquata del Tronto che dopo una lunga attesa per un “modulo abitativo” di legno (arrivato solo il 7 ottobre scorso) punta il dito contro quelle che definisce “casette fatte senza nessun rispetto per chi doveva andarci a vivere”.

Nella “casetta” di Luigia vivono cinque persone: lei, suo marito e (il sabato e la domenica) tre figlie. Purtroppo, la loro abitazione “provvisoria” non è come se l’immaginavano. “Prima non funzionava la caldaia, mancava la corrente – racconta la donna al Quotidiano Nazionale – . Poi le tubature gelavano, la mattina non avevamo l’acqua, hanno dovuto rifare i tubi mettendoci una protezione. E ancora, i boiler sono montati all’esterno, non è la posizione più adatta considerando che la notte il termometro scende fino a otto gradi sotto lo zero. E infine, l’acqua che entrava dal tetto dove hanno messo la carta catramata che però col freddo si stacca”.

Ci mancava poi il bagno a creare un nuovo problema l’altra notte. “Erano le 4 del mattino, ho sentito un rumore di acqua – spiega Luigia – . Pensavo che fosse pioggia. Mi sono poi resa conto che usciva acqua a fiotti dalla cassetta dello scarico”. E le riparazioni, ovviamente, sono a carico della famiglia assegnataria della casetta. Un problema dopo per l’altro per gente che il giorno del sisma ha perso parenti e amici sotto le macerie. “Se continua così dobbiamo andarcene, siamo costretti – continua la donna- . Si cerca di superare ogni cosa, si prova ad andare avanti, nonostante tutto. Ma adesso, non abbiamo la forza di sopportare anche questo. Abbiamo tirato fuori l’albero di Natale da sotto le macerie, ci avevamo pure provato a ricreare una situazione normale”. “Non vorremmo lasciare Arquata. Ma non è possibile vivere in questo modo, c’è sempre qualcosa che non funziona”, conclude.

EDS

Fonte: Quotidiano Nazionale

Pubblicato da
Enrico

Ultimi articoli

  • Salute e Benessere

Alzheimer, il sintomo che arriva con circa 48 mesi di anticipo: i medici ci mettono in guardia

Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…

2 mesi ago
  • News Mondo

Tumori: conosci davvero tutte le cause? Scopri i fattori chiave e cosa possiamo fare per prevenirli

  Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…

2 mesi ago
  • Curiosità

Allerta Italiana: Attenti alle docce, i water e i lavandini dei vostri bagni, ecco cosa può uscire

Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…

2 mesi ago
  • Curiosità

WhatsApp nasconde un trucco che ti cambierà la vita: come avviare una chat con te stesso per fare l’incredibile

Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…

2 mesi ago
  • Economia

Finanziamenti: per il mutuo è caccia al risparmio sul web

Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…

11 mesi ago
  • Economia

Smart working: il vantaggio del lavoro da remoto

Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…

1 anno ago