Contratto statali: per gli assenteisti pagherà l’intero ufficio

stataliPunirli tutti per educarne uno. Sembra essere questo il principio che ispira la norma del nuovo contratto degli statali volta a “disincentivare elevati tassi di assenteismo”. Principio in base al quale i “danni” provocati dall’impiegato assenteista si riverseranno anche sui suoi colleghi. La novità prevede infatti “correttivi e significative riduzioni delle risorse a titolo di premio non solo per il singolo ma a tutto l’ufficio a cui appartiene”. Tradotto: meno bonus per tutti. Mentre sarà un organismo ad hoc a proporre le contromisure nel caso in cui “siano rilevate assenze medie” sopra i tassi di riferimento o “siano osservate concentrazioni” in date o periodi particolari dell’anno da parte dei “furbetti” di turno, come riportato da Il Sole 24 Ore.

La trattativa in corso tra l’Aran, l’agenzia negoziale del pubblico impiego, e i rappresentanti sindacali entrerà nel vivo domani, con l’obiettivo di arrivare a un accordo prima di Natale. La norma in questione stabilisce che le maggiorazioni di stipendio saranno “differenziate”: vengono meno le cosiddette “gabbie” della legge Brunetta, ma resta l’indicazione per premiare i migliori. L’ipotesi sul tavolo è quella elargire gli “extra” a una quota non superiore al 30% del personale, tentando però al tempo stesso di restringere la forbice tra i più ricchi e i più poveri. Spunta così un”elemento perequativo mensile”, una misura compensativa tale da garantire il completo salvataggio del bonus degli 80 euro e il riscatto degli anni di blocco contrattuale.

EDS

Fonte: Il Sole 24 Ore

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