La coalizione tra il Partito Popolare Austriaco e il Partito delle Libertà Austriaco ha dato vita in questo Paese ad un governo di estrema destra.
Il nuovo cancelliere è ora il trentunenne Sebastian Kurz, come riportato dall’Ansa.
La campagna elettorale del leader più giovane d’Europa è stata incentrata sulla tematica dell’immigrazione. Nel 2015 l’Austria accolse il numero più alto di richiedenti asilo in Europa e sin da quando Sebastian Kurz fu ministro degli Esteri per il governo Kern sottolineò la necessità di limitare il numero di rifugiati in Europa. Le proposte di quest’anno del nuovo cancelliere sono state un piano di isolamento delle rotte mediterranee verso l’Europa e l’approvazione di una legge, agli inizi di dicembre, finalizzata a vietare il velo integrale.
E il futuro programma del governo austriaco prevede anche una ricodificazione del diritto d’asilo. Per i richiedenti infatti, non ci sarà più la possibilità di ottenere alloggi individuali e saranno messe a disposizione solo prestazioni concrete.
Alla avvenuta richiesta d’asilo dunque, verranno prelevati dallo Stato i soldi liquidi del richiedente a copertura dei costi di base. Un inasprimento del diritto d’asilo dunque, il ritorno a Schengen è previsto “solo quando le frontiere esterne saranno sicure”, ma anche la doppia cittadinanza per i sudtirolesi di madre lingua tedesca e ladina.
Nel capitolo sulla sicurezza si legge che si garantirà “una convivenza pacifica e ordinata alla gente del Paese”. E si offrirà asilo “per il tempo della persecuzione” a chi “ha davvero bisogno dell’aiuto dell’Austria”.
Viene promesso inoltre l’incremento delle forze di polizia entro il 2020 e pene più severe per i reati sessuali e la violenza.
BC
Fonte: Ansa