Dopo le polemiche dei giorni scorsi riguardo la legge Molteni sui reati gravissimi, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha attaccato nelle scorse ore: “Berlusconi non è candidabile, quindi non può essere premier”. Le sue parole, pronunciate a Radiouno Rai, non lasciano spazio a interpretazioni. Anzi, Salvini in realtà è stato ancora più netto: “Se vince il Movimento 5 Stelle il premier è Di Maio, se vince il Pd è Renzi, se vince il centrodestra e la Lega prende un voto in più rispetto agli altri alleati è chiaro che sono io il premier. Anche perché Berlusconi non è candidabile quindi non può essere premier”.
Sul nodo alleanze, il leader del Carroccio tende a marcare le distanze: “È vero che i dati, i sondaggi ci danno vincenti. Potrei quindi stare zitto e fare finta che tutto vada bene, prendermi 150 parlamentari e avere problemi dopo le elezioni. Ma non sono fatto così, voglio vincere per governare e quindi mettere in luce prima le distanze che ci sono”. Poi è tornato sulla legge Molteni e su Berlusconi che lo ha definito capriccioso: “Mia figlia di 5 anni fa i capricci, non io sulla legge Molteni. Se uno ruba un pacchetto di sigarette puoi dargli lo sconto di un terzo della pena ma se uno stupra una bambina non puoi dargli il rito abbreviato”.
Intanto, però, i sondaggi sembrano segnare una battuta d’arresto per la Lega Nord, a tutto vantaggio di Forza Italia. Sul totale dell’elettorato, Silvio Berlusconi raccoglie il 26% dei consensi, Giorgia Meloni il 24% e Matteo Salvini il 19%. Guardando al solo centrodestra, Berlusconi è saldo al 44%. E se saltasse la candidatura di Berlusconi, l’opzione maggiormente apprezzata è quella di Antonio Tajani.
GM
Fonte: RadioUno Rai