Prosegue il processo a Marco Cappato, colui che ha aiutato Dj Fabo a raggiungere la Svizzera per sottoporsi all’eutanasia. La storia di Fabo è ormai nota e oggi è stata riproposta in aula proprio attraverso l’intervista che rilasciò alle Iene. “Sono sempre stato un ragazzo molto vivace. Un po’ ribelle, nella vita ho fatto di tutto, ma la mia passione più grande è sempre stata la musica, suonare per gli altri mi faceva felice. Il 13 giugno 2014 sono diventato cieco e tetraplegico a causa di un incidente in macchina. Non ho perso subito la speranza però. In questi anni ho provato a curarmi, anche sperimentando nuove terapie. Purtroppo senza risultati. Da allora mi sento in gabbia. Non sono depresso, ma non vedo più e non mi muovo più. Io vivo di quantità non di qualità, mettiti una benda negli occhi e fatti legare mani e piedi al letto e potrai capire cosa sto provando io. Sono così da due anni e 9 mesi, siamo due persone in tutta Italia così, almeno gli altri ci vedono, io vedo sempre nero. Sono assolutamente convinto della mia scelta – diceva Fabiano – la mia vita è insopportabile, è una sofferenza immane, vivo nel dolore di non poter fare una passeggiata, dipendo al 100 per cento dagli altri, ma andrò via col sorriso, tutti i giorni ho immaginato quel momento, in tutti i momenti”.
Mentre scorrevano le immagini di Fabo tutti in aula hanno faticato a trattenere le lacrime e la più emozionata è apparsa essere proprio la pm Tiziana Siciliano, come riportato da Il Corriere della Sera. Va ricordato che la stessa Siciliano aveva chiesto l’archiviazione dell’accusa per Cappato, ma è poi stato il gip a imporre l’imputazione coatta.
Fonte: Il Corriere della Sera