Ritrovato un appunto del giudice ammazzato dalla mafia Giovanni Falcone che mette nei guai Berlusconi.
L’ufficio del giudice Falcone, al palazzo di giustizia di Palermo, ormai è diventato un museo visitabile anche dai turisti. Tutti i documenti che c’erano erano in teoria già stati passati al setaccio. Eppure evidentemente qualcosa era sfuggito e non si tratta di un dettaglio di poco conto.
Come riporta Repubblica uno dei più stretti collaboratori del magistrato, Giovanni Paparcuri, avrebbe ritrovato un appunto scritto da Falcone su un bloc notes mentre stava sfogliando alcuni scritti conservati al museo, quelli che contengono le vecchie dichiarazioni del pentito Francesco Marino Mannoia, già usate in centinaia di processi. In teoria non doveva esserci nulla di nuovo invece è apparsa questa scritta: “Cinà in buoni rapporti con Berlusconi. Berlusconi dà 20 milioni a Grado e anche a Vittorio Mangano”.
Paparcuri ha subito informato la Procura del suo ritrovamento. L’elemento singolare è che negli atti ufficiali che riguardano il collaboratore di giustizia Mannoia non vi è assolutamente alcun riferimento a Berlusconi. Dunque la questione desta parecchie perplessità: perché quello scritto mai approfondito in maniera ufficiale? Come può essere stato ritrovato soltanto ora? Si attendono sviluppi per chiarire meglio tutta la vicenda piuttosto oscura.
Fonte: Repubblica