Mamma mette droga nel biberon della figlia: “Voleva ucciderla”.
Marina Addati, 29 anni, venne arrestata lo scorso gennaio con una gravissima accusa. La donna, detenuta nel carcere di Benevento, è accusata di tentato omicidio nei confronti della figlia di soli 3 anni, come riportato dall’Ansa. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti la donna avrebbe messo nel biberon della piccola droghe e sedativi, il tutto per ben due volte e mentre la bambina si trovava ricoverata all’Ospedale Bambin Gesù per dei controlli.
Come se tutto ciò non bastasse gli inquirenti hanno scoperto che la donna aveva fatto la stessa cosa con la figlia più piccola di appena un anno di età. Anche in quel caso la bimba era ricoverata in un ospedale il Santobono di Napoli, e la madre tentò di ucciderla in quel modo. In merito a questa vicenda il Tribunale per i minori di Napoli ha già predisposto la sospensione «dell’esercizio della responsabilità genitoriale» per la donna e per il marito con questa motivazione: “la donna in assenza di alcuna prescrizione medica ha somministrato nel tempo alle due figlie farmaci neurolettici e antiepilettici nella negligente omissione di controllo da parte del padre”.
Il 10 gennaio davanti ai giudici della Quinta sezione penale ci sarà il processo. Intanto nel capo d’imputazione si legge che “la donna potrebbe essere affetta da qualche sindrome di natura psichiatrica. Si ipotizza una sindrome di Munchausen, conosciuta anche come sindrome di Polle, disturbo che affligge i genitori, perlopiù madri, spingendoli ad arrecare un danno fisico al figlio per farlo credere malato così da attirare l’attenzione su di sè”.
Fonte: Ansa
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