“Mia figlia 18enne obbligata a prostituirsi dal suo fidanzato”

(Websource/archivio)

E’ un appello disperato quello lanciato da una donna della provincia di Pisa e raccolto da Leggo: “Mia figlia è vittima di un aguzzino che l’ha fatta prostituire e drogarsi e ora il Tribunale dei minorenni si porta via anche la mia nipotina. Aiutatemi a salvare entrambe”. La vicenda viene ricostruita dall’avvocato della signora che si è mobilitata per far fronte ad una situazione davvero incresciosa.

Tutto nasce quando la figlia della signora finisce nei guai con la giustizia per essersi prostituita in un night club. Da lì entra in un vero e proprio incubo e arriva anche al tentato suicidio con il metadone passatole, secondo la madre, dal fidanzato che di professione fa lo spacciatore. La donna spiega: “I Carabinieri mi hanno risposto che deve essere mia figlia, in quanto maggiorenne, a denunciare soprusi e violenze. Loro hanno solo inoltrato il mio esposto in procura, ma io ho paura che da un giorno all’altro mi chiamino dall’obitorio per dirmi che mia figlia è morta. Lui l’ha soggiogata con la droga”.

Poi è arrivata la decisione del tribunale dei minori che ha dichiarato l’adottabilità della bambina. L’avvocato non usa mezzi termini in merito a questa decisione: “Trovo inaudito e ai limiti della condotta nazista togliere la bambina alla nonna per questi motivi. Sembra un’epurazione. È giusto tutelare la piccola, ma con interventi nella sua famiglia di origine e non strappandola all’affetto della nonna. Inoltre, mentre si fanno tanti dibattiti contro la violenza sulle donne, perché non si interviene quando una madre denuncia l’aguzzino della figlia? Spero che non si debba aggiungere un altro nominativo al triste elenco dei femminicidi del 2017”.

Fonte: Leggo

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