Reddito di inclusione: presi d’assalto i Caf

Reddito di inclusione
(Websource/archivio)

I coordinatori della Consulta nazionale dei Caf, Massimo Bagnoli e Mauro Soldini, spiegano che i centri d’assistenza fiscale sono stati letteralmente “presi d’assalto” in queste ore da cittadini che cercano informazioni in merito al Reddito di inclusione (Rei), come riportato da Adnkronos. “In molti casi si stanno rivolgendo per ottenere la certificazione Isee dall’Inps – spiegano. Sarebbe opportuno attivare immediatamente un tavolo di coordinamento tra il ministero del Lavoro, l’Inps, l’Anci e la Consulta dei Caf in modo da assicurare, nell’immediato e per il futuro, una puntuale e capillare assistenza, affinché nessuno che ne ha o che ne avrà diritto resti escluso da questo sostegno”.

Ma tutti quelli che vanno a chiedere informazioni hanno veramente diritto al Reddito di inclusione? Molti in realtà no. Ecco le caratteristiche necessarie per poterlo richiedere. La cifra massima prevista (485 euro che dovrebbero salire l’anno prossimo a 540) sarà rivolta alle famiglie con più di cinque componenti che presentino un Isee “non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro”. Inoltre il Rei massimo andrà anche a chi ha in famiglia “minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni”.

Non potrà in alcun modo accedere al sussidio, rivolto ai cittadini italiani, comunitari e extracomunitari con permesso di lungo soggiorno, chi è proprietario di imbarcazioni, auto e moto immatricolati nei 24 mesi precedenti la richiesta del sussidio.

Ricordiamo inoltre che il reddito di inclusione potrà essere erogato per un massimo di 18 mesi ed essere rinnovato per non più di 12 mesi.

Fonte: Adnkronos

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