In seguito a quanto accaduto alla dottoressa in turno alla guardia medica di Trecastagni (Catania) anche un’altra dottoressa, violentata nel dicembre del 2016 ad Acquaviva (Bari) ha trovato il coraggio per denunciare quanto accaduto quella terribile notte in cui era di turno. Dopo aver presentato la denuncia le forze dell’ordine hanno rintracciato ed arrestato Maurizio Zecca (51 anni) con l’accusa di violenza sessuale, come riportato da Il Fatto Quotidiano.
Oggi a distanza di tre settimane dall’arresto (avvenuto il 13 novembre) l’uomo è stato rilasciato e posto agli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto poiché l’accusa di violenza sessuale non è più dimostrabile: secondo quanto emerso la denuncia è stata presentata troppo tardi (nove mesi dopo l’aggressione) e il reato è stato giudicato improcedibile poiché non è più possibile stabilire con assoluta certezza quanto capitato quella notte, come riportato da Il Tempo.
Zecchi quindi verrà processato esclusivamente per reato di stalking per un ritardo di tre mesi nella denuncia (fino a sei mesi dopo il reato sarebbe stato processabile): una decisione questa dei giudici che sicuramente farà discutere, dato che sono molti i casi in cui una donna o una ragazza hanno bisogno di tempo prima di venire a galla dal trauma causato dallo stupro ed una simile decisione potrebbe scoraggiare molte donne dal denunciare una violenza subita.
F.S.
Fonti: Il Fatto Quotidiano, Il Tempo
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