Bebè chiuso in una busta di plastica. Salvato da un 21enne

Tragedia scampata nelle Filippine. A Caloocan City, nel sidecar di una moto, un gruppo di ragazzi ha rinvenuto il corpo, ancora vivo per fortuna, di un neonato chiuso in una busta di plastica, senza vestiti e pieno di sangue. Piangeva il piccolino, lasciato solo al freddo, tra la sporcizia e soprattutto, col cordone ombellicale ancora attaccato che stava quasi per soffocarlo, come riportato dal Daily Mail.

Il primo a vederlo e dopo averlo liberato ha chiamato i soccorsi, è stato un giovane ragazzo di 21 anni, Sean Casiman, che passava per caso in quella strada, con un gruppo di amici, di ritorno da una festa, lunedì notte all’1 circa. “Chi ha lasciato li il bambino è una persona senza cuore. Non si può giocare con la vita, non si possono fare figli se poi non si è in grado di sopportarne le conseguenze. Questa serata rimarrà per sempre viva nella mia memoria, non potrò mai dimenticarla. Chi è stato capace di tanta cattiveria, vorrei chiuderlo nella busta e vederlo morire. Spero che una volta in ospedale, si salvi e possa crescere realizzando tutti i suoi sogni”. Questa la testimonianza del ragazzo dopo il ritrovamento. Sconcertato, impaurito e pieno di rabbia. Tante le emozioni vissute in quegli attimi. Addirittura Sean, da quel momento sempre accanto al bimbo, ha chiesto di poterlo adottare.

Intanto la vittima si trova ancora nella struttura ospedaliera della città, in attesa di stare meglio e di essere mandato al Dipartimento di assistenza sociale per l’adozione. La Polizia invece, è attualmente alla ricerca costante dei veri genitori accusati di abbandono.

Fonte: Daily Mail

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