Agenti di polizia arrestati. Intascavano denaro in cambio di permessi di soggiorno “a lungo periodo”. Così almeno sostiene il pm, Paolo Filippini, che ha fatto arrestare sei agenti di Polizia dell’ufficio immigrazione con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e altri reati contro la pubblica amministrazione. Le manette sono scattate nell’ambito di una indagine della Procura di Milano relativa a un presunto giro di carte di soggiorno rilasciate dietro compensi, come riportato da Adnkronos.
Stando a quanto emerso dalle indagini, le tariffe applicate per la concessione dei permessi di soggiorno andavano da qualche centinaia a diverse migliaia di euro, a seconda della disponibilità economica del soggetto che ne faceva richiesta. I fatti contestati si sarebbero svolti dal 2013 alla prima metà del 2016. Oltre all’arresto dei sei poliziotti (4 in carcere e 2 ai domiciliari), l’operazione ha portato alla confisca di una villa patrizia del Settecento, presunto frutto dei reati, che era intestata alla moglie di uno degli agenti in questione e a provvedimenti cautelari a carico di tre mediatori, due cinesi e un marocchino, quest’ultimo al momento irreperibile. In aggiunta alle sei ordinanze di custodia cautelare, sono stati disposti l’obbligo di firma e un provvedimento interdittivo per altri due agenti.
EDS
Fonte: Adnkronos
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